Da Castiglion dei Pepoli a Camaldoli della Verna

Le prime tre tappe

Per parlare e magari descrivere le sensazioni che si hanno nel percorrere tale itinerario, non sono sufficienti, credo, neanche le parole a disposizione.

Castiglion dei Pepoli piccolo paese al confine toscoemiliano è il punto di  partenza per entrare in quello che era nel Granducato di Toscana.

Tale  partenza è già ricca di storia ultima, malgrado  riporti a ricordi amari: la linea gotica tracciata dalla difesa  tedesca nell’ultimo conflitto.

Da lì si, per diverse ore, si percorrono  luoghi dove le testimonianze passate sono assai presenti e degne di attenzione.

Il cavallo è l’animale che, più di ogni altro, consente di respirare un aria che rinfresca e rinnova  le idee. Sensazioni queste  che un solo grande appassionato può capire, così la stanchezza del corpo viene rinfrancata dalla sensazione di libertà dello spirito.

Infatti, dopo circa 4 ore di cammino, si giunge nella vallata di Firenzuola (Marradi) e, dove sorge il sole, intravediamo la vallata di Badia a Moscheta, incantevole  piccolo eremo di preghiera, ora diventato meta di persone che ogni settimana cercano una realtà che ormai sta scomparendo.

Relax, cavalli, ed una ospitalità rurale data da Giovanni Meucci, il quale rinfranca qualsiasi persona che vi arriva sfinita.

Il giorno dopo si  parte per  l’eremo dei Toschi, il sentiero, non di facile percorrenza, è assai impegnativo prima di entrare nel famoso Casentino, con il suo Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e Campigna.

Occorre fare attenzione ad alcuni passaggi, e l’entrata è assai mistica.

L’attento e vigile comando delle guardie forestali che, da sempre e con ragione regolano il flusso turistico, rende l’idea  di  quanto sia sentita la salvaguardia del territorio che chi va a cavallo comprende profondamente.

Ogni cavaliere che percorrerà tale sentiero, dove fortunatamente i cellulari non hanno linea e la realtà quotidiana sembra lontano anni luce, sentirà  che la misericordia di Dio ci porta  lontano dagli stereotipi odierni, e ci avvicina al senso più intimo di noi stessi,  dando  un significato diverso al nostro viaggio.

Ognuno potrà farà le proprie riflessioni personali, magari osservati dagli innumerevoli daini e scoiattoli che abitano il bosco circostante, infondendo una sensazione di benvenuto in questi incantevoli  luoghi.

Eremo di Camaldoli, le parole non servono per capire quanta fede qui si respiri.

Entrando a piedi dentro l’eremo ci si trova di fronte alla foto di Papa Giovanni Paolo II, che ha visitato questo luogo durante il suo lungo Pontificato. Ciò basta a rendere orgoglioso ogni cavaliere per aver partecipato a questo viaggio, che inizia proprio nella sua città natale, Cracovia.

Ospiti presso la meravigliosa struttura forestale di Metaleto presso il Monastero Camaldolese, ripartiamo per il Santuario della Verna,

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